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Panas

Soffrono tormento gli spiriti che piangono la grazia e la bontà perduta,

i tuoi mormorii spengono la sua angoscia

e ai tuoi si mescolano i dolci canti... 

 

(William Wordsworth)

Un’antica leggenda sarda narra delle anime di donne morte di parto conosciute col nome di Panas o Pantamas.

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Per sette lunghi anni le povere donne erano condannate a lavare, sulle rive del fiume, i panni del parto macchiati di sangue e le fasce dei loro bambini morti con esse. Una pena che veniva inflitta dalla Morte e che dovevano scontare tra i vivi.  

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Chi incontrava queste anime doveva stare molto attento a non interrompere il loro operato né la triste nenia che cantavano perché altrimenti avrebbero dovuto prolungare la loro penitenza per altri sette anni e si sarebbero vendicate rubando l’anima del bambino di chi aveva infranto questo silenzio.

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Talvolta le dispettose Panas spruzzavano dell’acqua che, convertendosi in fuoco, bruciavano il volto del malcapitato. Da qui la credenza che le macchie sul viso delle persone fossero una vendetta inflitta da queste anime in pena.

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Erano talmente temute che quando una donna moriva di parto, i suoi familiari le mettevano dentro la bara un pezzo di tela, un ago e del filo, un paio di forbici, un pettine e una ciocca di capelli del coniuge, perché così l’anima, trasformandosi in Pana, sarebbe stata indaffarata a cucire il corredo per il proprio bambino e a pettinare i capelli del marito e avrebbe rifiutato l’invito delle altre Panas ad andare a lavare i panni al ruscello con loro.

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Anticamente le donne sarde non uscivano mai di notte fra l’una e le tre del mattino perché si credeva che proprio a quell'ora le Panas si manifestavano agli esseri umani.

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Nel 2006, il regista Marco Antonio Pani ha realizzato il cortometraggio “Panas”, della durata di ventiquattro minuti, che ha riscosso a livello regionale e nazionale diversi premi

Nel 2008 è stato invece realizzato l’omonimo lungometraggio da Tiziano Pillitu.

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Una similitudine con questa leggendaria figura la possiamo ritrovare in Scozia con la Bean Sidhe e in Irlanda con Banshee. La variante, in entrambi i casi, è che gli spiriti sono donne anziane mentre nelle Panas si tratta di giovani mamme.

Chi interrompeva la loro nenia le condannava a scontare la loro penitenza per altri sette anni ... 

Anticamente, nella bara della donna che moriva di parto, si metteva un ago e un filo e delle forbici per evitare che la sua anima vagasse nel mondo dei vivi...

Fonti:

Turchi Dolores, Lo sciamanesimo in Sardegna, Edizioni della torre, Cagliari, 2001

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