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Il sistema carsico più lungo d'Italia

Il nuovo non s'inventa: si scopre.

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(Giovanni Pascoli)

Il sistema carsico più lungo di Italia si trova in Sardegna e vanta ben 77 chilometri di lunghezza!

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Ma di cosa si tratta? É un insieme di grotte, cunicoli e vuoti sotterranei creati dalla dissoluzione della roccia e collegati tra loro.

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La sua denominazione è ancora composta dai differenti nomi dei sistemi carsici noti ormai da tempo (Su Palu - Monte Longos - Bue Marino) ma che risultavano essere entità a sé stanti. Erano decenni infatti che si teorizzava un collegamento tra di essi diventato poi realtà nel 2007 grazie alla scoperta

della Grotta Su Molente posta proprio al centro dei due sistemi maggiori.

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Fino all’anno scorso però, mancava ancora un tassello di congiunzione all’interno della stessa grotta rappresentato da una galleria sommersa - sita a 26 metri di profondità – ed esplorata dai tre speleosub che hanno regalato questo grande primato alla Sardegna. In realtà, la galleria sommersa era già nota al gruppo di lavoro speleologico in quanto solo qualche anno fa era stata visitata da un equipe di speleosub della Repubblica Ceca che aveva collocato una sagola per segnalare il punto esatto in cui erano riusciti ad arrivare. Proprio questo segnale è stato l’anello di congiunzione di un viaggio a ritroso che, ad esser precisi, il 3 giugno del 2016, alle ore 15.10, ha scippato il record italiano fino a quel momento appartenente alla Lombardia per i 58 chilometri rappresentati dal complesso di grotte di “Tacchi-Zelbio-Stoppani” ora al secondo posto.

 

Una lunga esplorazione di passione e tenacia! L’esplorazione - andata avanti per 25 anni - ha appassionato centinaia di subspeleologi sardi e non e ha coinvolto varie generazioni. La fase finale dell’operazione abbastanza complessa e dispendiosa ha previsto l’installazione di una linea telefonica dall’ingresso di Monte Longos, una riattrezzatura dei vari passaggi le cui corde si erano logorate con il tempo e materiale necessario per le immersioni e le permanenze in grotta degli speleosub coinvolti.

 

Una parte di questo sistema carsico - la Grotta del Bue Marino che ricade sul Comune di Dorgali - è accessibile al pubblico per 900 metri. La grotta - il cui nome si riferisce alla foca monaca non presente più sul territorio da diverso tempo – è importante per i diversi rinvenimenti archeologici che si riferiscono a delle incisioni rupestri. L’accesso è raggiungibile via mare – partendo da Cala Gonone - o con uno spettacolare trekking di 50 minuti.

Fonti:

federazionespeleologicasarda.it

geocaibassano.it › Dizionario Speleo

Maccioni A., Alla scoperta dei segreti della Sardegna, Newton Compton editori, 2017 (pag. 63)

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