1865 Sardinia: dalla Ferrovia al ... gioco!
l'uomo non smette di giocare perché invecchia
ma invecchia perché smette di giocare
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(George Bernard Shaw)
Quanti di voi sanno che le ferrovie della Sardegna sono tema di un noto gioco di società all’estero?
Si chiama “1865 Sardinia” ed è ambientato proprio nell’Ottocento sardo.
Il gioco da tavola è basato sullo sviluppo del sistema ferroviario in Sardegna che venne affidato all’Ingegnere gallese Benjamin Piercy del quale possiamo apprezzare la magnifica villa in cui risiedeva nel territorio di Bolotana e il podere Padru Mannu nel territorio di Bortigali.
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Il gioco, nato dalla mente dell’italiano Alessandro Lala e prodotto dalla Casa Editrice Gotha Games, consiste nella conquista dei principali paesi sardi, protagonisti dello sviluppo ferroviario, tramite la compravendita di azioni, progettazione di linee ferroviarie, circolazione di treni e costruzione di stazioni. È possibile giocare con un minimo di due giocatori a un massimo di quattro. Attualmente è disponibile solo in lingua inglese, ma sul sito si possono trovare anche le istruzioni in italiano.
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Il gioco - tutt’altro che facile - è stato definito dallo stesso ideatore di complessità medio/alta. Presentato in Germania alla Spiel Essen 2013 - la più grande fiera d’Europa di giochi di società - ha già riscosso un grandissimo successo in Inghilterra, Giappone e soprattutto negli Stati Uniti.
La data 1865 quasi sicuramente si riferisce alla legge n° 2279 (Legge dei grandi gruppi) emanata il 14 maggio di quell’anno voluta dal Regno Piemontese in cui ci si proponeva di porre fine al disordine della gestione delle ferrovie fino a quel momento presente. La legge faceva una netta distinzione tra ferrovie pubbliche e ferrovie private e definiva norme specifiche per evitare che si dessero sovvenzioni statali. Si potevano dare solo concessioni. La società concessionaria della Sardegna era denominata Compagnia Reale delle Ferrovie Sarde e ottenne 441 chilometri di costruzione. La prima linea ferroviaria sarda fu inaugurata nel 1871 e prevedeva la tratta Cagliari – Villasor.
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Il tema “Ferrovie in Sardegna” rappresentò un capitolo molto doloroso per l’isola dato dal grandissimo disboscamento che ne derivò e dallo sfruttamento delle miniere.
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Oggi molte linee sono dismesse e i vecchi tragitti ferroviari rappresentano una meta ambita per gli appassionati di Mountain Bike.